Mercato borsistico: cosa si prevede per questo inverno (il primo post covid)

di Redazione Ott15,2021

Per la prima volta da un anno e mezzo a questa parte, sembra iniziare a filtrare un certo ottimismo per quanto riguarda la fine del Covid. Se la pandemia non può dirsi ancora del tutto conclusa, si inizia tuttavia a vedere la fine del tunnel e la possibilità di ritornare ad una certa normalità, anche dal punto di vista economico.
Anche gli investitori sperano che sia effettivamente così e si guardano intorno per cercare di capire cosa potrebbe accadere in Borsa nel corso del prossimo inverno. Quali sono le tendenze che potrebbero aiutarli a far fruttare i loro soldi? Vediamo alcuni consigli, soprattutto per chi è solito investire in Borsa tramite la rete.

L’accelerazione verso la transizione energetica dovrebbe premiare ENI ed Enel

La prima tendenza che dovrebbe caratterizzare i prossimi mesi è l’accelerazione verso la transizione energetica, ovvero lo spostamento degli investimenti dei governi verso le fonti di energia rinnovabili. Una necessità derivante da una situazione ambientale sempre più problematica, tale da spingere in particolare il mondo giovanile alla protesta.
Ad avvantaggiarsene dovrebbero essere di sicuro le aziende del settore che già si sono incamminate da tempo su questa strada. A partire da Enel ed ENI, i due gruppi italiani i quali sono stati ripetutamente indicati dagli analisti proprio per lo spostamento del loro baricentro dalle fossili alle rinnovabili, che li ha quindi posti in una situazione di vantaggio rispetto a quelli che si attardano sulle prime.

I titoli bancari: Unicredit in grande spolvero

Altra tendenza che dovrebbe farsi sentire con grande forza anche nei prossimi mesi è quella alla riorganizzazione del sistema bancario italiano. Un vero e proprio risiko che sta per essere innescato dalla sempre più probabile acquisizione di Monte dei Paschi di Siena da parte di Unicredit. Che in tal modo andrebbe a rispondere a quella di UBI Banca da parte di Intesa Sanpaolo. Le voci su questa operazione girano ormai da tempo e hanno permesso a Unicredit di crescere nell’ordine del 62% nel corso degli ultimi 12 mesi. Una tendenza che dovrebbe proseguire nel corso dei prossimi mesi.

Il Made in Italy della moda

Infine la grande moda italiana. Il Made in Italy della fashion è stato duramente colpito dall’insorgere della pandemia, che ha spinto alla chiusura dei negozi fisici, ovvero il canale preferenziale delle creazioni tricolori, tramite le boutique monomarca che ne sono una caratteristica. Con l’allentarsi delle restrizioni si è già avuto un lento ritorno alla normalità e il miglioramento della situazione economica dovrebbe dare nuovo impulso ad un settore così particolare.
Tra i marchi i quali dovrebbero riuscire ad avvantaggiarsi maggiormente della nuova situazione in molti indicano Brunello Cucinelli. L’azienda è nata nel 1978 e nel corso dei decenni ha dato vita ad una crescita costante, consolidando la sua reputazione. Sino ad essere indicata come uno dei marchi più indicativi di un settore che continua ad essere un vero e proprio fiore all’occhiello per il nostro Paese.

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