Quando abbiamo bisogno di redigere un contratto, qualunque esso sia, siamo soliti rivolgerci ad un avvocato. Le ragioni sono piuttosto ovvie, dal momento che si tratta di un documento importantissimo, la cui accuratezza può fare la differenza nel tutelare i nostri interessi. Lo stesso vale per le compravendite, ovvero relazioni tra due parti per le quali un bene passa di proprietà attraverso una transazione economica.
I contratti di compravendita sono generalmente legati al settore immobiliare ma possono essere applicati per qualsiasi altro bene. L’importante, come sottolinea questo avvocato di Bologna specializzato in contratti di compravendita (e non solo) è affidarsi ad un esperto. A tale proposito qui di seguito vedremo quali sono gli elementi che non devono mai mancare all’interno di un contratto di compravendita per tutelare entrambe le parti.
L’identificazione delle parti
Il primo elemento che troveremo in ogni contratto di compravendita è l’identificazione di venditore ed acquirente attraverso dati anagrafici e fiscali ben precisi. Dunque il contratto riporterà nome, cognome, indirizzo come anche altri dati utili a chiarire l’identità delle parti tra cui figurano codice fiscale e partita IVA, quando applicabile.
Lo stesso discorso si applica per aziende o società, caso in cui è importante indicare il nome completo della ragione sociale, l’indirizzo della sede legale, il numero di registrazione e il rappresentante legale che firma il contratto. L’individuazione delle parti serve a chiarire chi è responsabile di cosa nel contratto ed è essenziale per la validità del contratto oltre che dinanzi ad eventuali controversie in futuro.
La descrizione della proprietà
Ogni contratto di compravendita deve descrivere dettagliatamente la proprietà oggetto della transazione, inclusi la sua ubicazione, dimensioni e caratteristiche principali. Essa deve essere dettagliata e precisa per evitare ambiguità e malintesi futuri e, quindi, deve sempre includere dati come:
- l’indirizzo della proprietà;
- le dimensioni della proprietà, come metri quadri, ettari, numero di camere da letto, bagni, etc;
- la descrizione delle caratteristiche principali della proprietà, come ad esempio la presenza di un giardino, di un garage, di un parcheggio, di una piscina, etc.;
- la descrizione degli impianti e delle attrezzature presenti nella proprietà come ad esempio l’impianto di riscaldamento, elettrico, idraulico, etc.
- eventuali limitazioni o restrizioni all’utilizzo della proprietà, come ad esempio i diritti di passaggio di altre proprietà o le restrizioni imposte dalle autorità locali.
Il prezzo e le condizioni di pagamento e di vendita
Un contratto di compravendita deve anche specificare il prezzo della proprietà e le condizioni di pagamento, inclusi i termini e le eventuali penali per il mancato rispetto di tali termini.
Ecco perché dovranno essere esplicitate anche le condizioni di vendita, nonché i termini per la consegna della proprietà e la responsabilità per eventuali danni alla proprietà prima della consegna.
Le garanzie e le clausole di risoluzione
Per tutelare entrambe le parti sarà importante anche esplicitare la garanzia fornita dal venditore in merito alla proprietà e le clausole di risoluzione in caso di violazione del contratto da parte di una delle parti. Una garanzia, in particolare, è una promessa del venditore che la proprietà acquistata è in determinate condizioni al momento della vendita.
Si parlerà di garanzie espresse rispetto a quelle esplicitamente menzionate nel contratto, come ad esempio la garanzia che la proprietà non abbia problemi di infiltrazioni d’acqua. Quelle implicite, invece, sono quelle legalmente presumibili in base alle circostanze, come ad esempio la garanzia che la proprietà è idonea all’uso per cui è stata venduta.
Quanto alle clausole di risoluzione, invece, queste corrispondono alle disposizioni che specificano cosa accade se una delle parti viola il contratto. Esse possono prevedere la risoluzione automatica del contratto o l’applicazione di una penale. In generale, servono a tutelare entrambe le parti dalle possibili violazioni del contratto.
La firma delle parti
Infine per rendere un contratto di compravendita legale questo dovrà essere firmato da entrambe le parti, il che significa che queste abbiamo letto e compreso i termini e le condizioni in esso contenuti.
Il modo più comune è la firma a mano sul documento cartaceo ma ci sono anche altre possibilità, come ad esempio la firma digitale. Si tratta della firma elettronica che viene creata tramite un certificato digitale emesso da un’autorità di certificazione. Questa consente di verificare l’identità della persona che ha firmato e di garantire che il documento non sia stato alterato in seguito alla firma.