Crisi Covid, buoni spesa a 1.500 famiglie

Il Comune di Reggio Emilia sta erogando in questi giorni la seconda tranche dei buoni spesa disposti dal Governo per le famiglie vittime delle conseguenze economiche della pandemia, per un totale di 900.000 euro. Ma a differenza di quanto avvenuto la scorsa primavera l’amministrazione ha messo a punto nuovi criteri di individuazione dei destinatari e legato il contributo a percorsi di accompagnamento e aiuto alle famiglie, per favorirne il ritorno all’autonomia sociale oltre che economica.

“Il buono spesa del Governo e’ un contributo molto importante, ma e’ stato pensato, anche per forza di cose, come una misura immediata, emergenziale”, spiega l’assessore a Welfare e Bilancio, Daniele Marchi. “La nostra azione mira invece ad adattare gli aiuti alle reali condizioni di vita, ai bisogni e alle condizioni di fragilita’ economica che, anche sul nostro territorio, il Covid ha acuito e che il possibile termine del blocco dei licenziamenti, previsto per fine marzo, acuira’ ulteriormente”.

La gestione del secondo bando dei buoni spesa va dunque “nella direzione di sostenere una presa in carico ed un accompagnamento delle famiglie maggiormente in difficolta’, per stare al fianco di chi passa un momento di difficolta’ non solo per il tempo di un bando, ma per il tempo che serve effettivamente alla ripresa di condizioni piu’ vicine alla normalita’”, prosegue l’esponente della giunta.

In dettaglio le domande pervenute al Comune sono 1.592, di cui 1.495 giudicate ammissibili. I primi buoni distributi ammontano complessivamente a 491.100 euro. Atri 50.000 euro sono invece stati destinati alla rete di distribuzione dei pacchi alimentari coordinata dal volontariato, che raggiunge anche quelle persone e famiglie che rischierebbero di essere escluse dalle procedure di aiuto. Restano cosi’ 358.900 euro, che verranno erogati nel corso dell’anno, con un secondo giro di aiuti alle famiglie assegnatarie.

“Le risorse – prosegue Marchi – verranno gestite direttamente dai Servizi sociali del Comune, per potenziare gli strumenti a disposizione per l’accompagnamento delle famiglie in difficolta’. Questa modalita’ consentira’ anche l’instaurazione di un rapporto, una conoscenza e, ove si rendesse utile, una presa in carico da parte del servizio e una possibilita’ di aiuto piu’ strutturato e dedicato, che la mera erogazione di un buono non permetterebbe”. Inoltre, annuncia infine l’assessore, “stiamo lavorando assieme alle forze sociali della citta’ ad un ‘patto per l’inclusione e contrasto alla poverta” con la mobilitazione di strategie e risorse per essere al fianco di chi fa piu’ fatica”.

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