Violenza sulle donne: nel 2019 a Reggio 207 donne hanno chiesto aiuto

Oggi ricorre la Giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne. Da molti anni, Reggio ha assunto un impegno forte e continuativo, istituendo già nel 2006 un Tavolo interistituzionale dedicato, per sviluppare una rete di dialogo e collaborazione tra soggetti diversi che, ognuno con le proprie competenze, hanno scelto di adottare una strategia comune nella lotta a un fenomeno dilagante. Coordinato dal Comune, vede l’impegno anche dell’associazione Nondasola che gestisce il Centro Antiviolenza- Casa delle Donne, di Prefettura, Tribunale, Procura della Repubblica, Questura, Comando provinciale dei Carabinieri, Azienda Unità sanitaria locale, Ufficio scolastico provinciale, Ordine degli avvocati, Forum donne giuriste, Provincia, Consigliera di Parità provinciale.

“Quella contro la violenza sulle donne è una battaglia che non si deve mai dare per acquisita, ma che richiede lo sforzo quotidiano, attento e sensibile da parte di tutte le istituzioni, e di ognuno di noi come singoli cittadini – le parole del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi – La città in questi anni ha fatto molto su questo fronte, grazie a un lavoro di rete capillare e al costante lavoro dell’Associazione Nondasola che gestisce il Centro Antiviolenza – Casa delle Donne mettendo in campo azioni e luoghi nei quali concretizzare gli aiuti necessari alle donne che subiscono violenza. Resta però pienamente necessaria un’assunzione di responsabilità diffusa sul piano culturale e di vigilanza democratica, perché ancora oggi, troppo spesso, la cronaca ci segnala situazioni ben oltre il limite che non possono e non devono essere tollerate”.

Il lockdown e le disposizioni normative in materia di distanziamento, introdotte al fine di contenere il contagio, hanno inciso in maniera considerevole sulle situazioni di violenza. L’Istat ha condotto un’analisi dei dati nazionali contenuti nel dataset del numero verde 1522 nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020. Il numero delle chiamate sia telefoniche sia via chat è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+119,6%), passando da 6.956 a 15.280. Accanto alla richiesta di aiuto da parte delle vittime di violenza (4.899 chiamate pari al 32,1% del totale delle chiamate valide) crescono anche le chiamate per avere informazioni sulla tipologia di servizi offerti dal 1522 (3.655 pari al 23,9%).

“La pandemia e il conseguente necessario lockdown – commenta l’assessora alle Pari opportunità e alla Cultura Annalisa Rabitti – hanno inasprito le situazioni di violenza domestica, in Italia e nella nostra città. I dati purtroppo sono allarmanti e il Comune di Reggio Emilia intende continuare a mantenere la guardia alta attraverso le azioni di coordinamento della Rete locale, rappresentata dal Tavolo interisituzionale di contrasto alla violenza maschile sulle donne, continuando a lavorare quotidianamente sulla sensibilizzazione del territorio. La violenza maschile sulle donne è un tema culturale e collettivo e va affrontato non in modo episodico ed emergenziale, ma preventivo con impegno e cura quotidiana”.

Violenza sulle donne a Reggio Emilia: i dati del Tavolo interistituzionale

Nel corso del 2019, sono state 207 le donne che si sono rivolte ai Servizi sociali del Comune di Reggio – a fronte delle 168 donne del 2018 – ed hanno dichiarato di aver subito violenza da parte di un uomo. Di queste il 95% ha dichiarato che l’autore delle violenze è stato il partner (l’89% il partner attuale e il 6% il partner precedente); il restante 4% è opera di un familiare e solo l’1% è una persona non partner e non familiare. Si tratta in misura maggiore di donne con cittadinanza straniera (55%) e il restante 45% sono donne con cittadinanza italiana; le fasce di età prevalenti vanno dai 30 ai 49 anni, ma non mancano prese in carico significative di giovani donne tra i 18 e i 24 anni, e donne tra i 50-59 anni. La maggior parte delle donne ha figli minorenni. La violenza registrata con maggiore frequenza è quella fisica e, a seguire in percentuale minore ma non meno rilevante, la violenza di tipo psicologico; diverse storie raccontano anche di donne che hanno vissuto violenza economica e sessuale; quasi 173 delle donne ha vissuto violenze multiple, ossia più violenze insieme.
Le donne che si sono rivolte ai Servizi sociali, in stessa misura, hanno preso precedentemente contatti con altri punti della Rete, soprattutto con Centro Antiviolenza, Pronto soccorso e Forze dell’Ordine. Dalle informazioni raccolte, la maggior parte delle donne non ha fatto denuncia. A questi dati si aggiunge, in termini di risorse economiche che il Comune di Reggio Emilia impegna sui centri antiviolenza e sulla Casa delle Donne, per un importo annuale di circa 190mila euro.

Procura della Repubblica – Nel corso dell’anno 2019 la procura ha registrato 254 casi per maltrattamenti contro familiari o conviventi, 62 per violenza sessuale e 134 per atti persecutori .
Tra le richieste del pubblico ministero si contano: 24 per custodia cautelare (8 per art. 572, 9 per art. 609 bis, 7 per art. 612 bis); 11 per arresti domiciliari (7 per art. 572, 2 per art. 609 bis, 2 per art. 612 bis); 3 condanne tramite patteggiamento (art. 572 in concomitanza con 609 bis).

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