Decreto penale di condanna a un allevatore di Reggio Emilia, costretto al pagamento di una sanzione e alla bonifica dei terreni circostanti l’allevamento, dove il nostro team investigativo, in seguito a una segnalazione, ha filmato carcasse di maiali e rifiuti contenenti amianto.
Lo comunica l’associazione animalista “Essere Animali”.
”La notizia del decredo di condanna emesso nei confronti di un allevatore di Reggio Emilia, costretto a bonificare i terreni attigui al suo allevamento, conferma l’importanza del nostro lavoro investigativo. Le nostre indagini, oltre a sensibilizzare milioni di persone sulle condizioni degli animali negli allevamenti intensivi, portano a interventi legali e conseguenze concrete.
Cronistoria dei fatti: 2017 – 2021
Nell’autunno del 2017 abbiamo ricevuto una segnalazione che ci informava di una possibile illegalità in un allevamento intensivo situato a Cadelbosco di Sopra, in provincia di Reggio Emilia. La sera stessa il nostro team investigativo si è recato sul posto e ha documentato la presenza di maiali in stato di decomposizione abbandonati illegalmente all’esterno dell’allevamento e di rifiuti contenenti amianto.
La presenza delle carcasse è stata poi confermata anche dai Carabinieri Forestali, che in seguito alla nostra denuncia hanno eseguito un’ispezione. Nei confronti dell’allevatore è stato emesso un decreto penale di condanna al pagamento 8.500 euro per il reato di cui all’art. 256 comma 2 D.Lgs. 152/06, in relazione all’art. 256 comma 1 lett. a) e b) perché, «in qualità di titolare dell’omonima azienda agricola, depositava in modo incontrollato nell’area pertinenziale all’allevamento suinicolo rifiuti pericolosi e non pericolosi».
Abbandono di cadaveri: un reato frequente negli allevamenti
Abbandonare i cadaveri degli animali all’esterno degli allevamenti è un’operazione illegale che viene effettuata presumibilmente per risparmiare i costi dello smaltimento, ma che mette a rischio la salute pubblica.
Ai sensi del Regolamento (CE) n. 1069/2009, recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale, le carcassenon destinate al consumo umano sono considerate “sottoprodotti di origine animale”, devono essere conservate in idonee celle frigorifere e smaltite nel più̀ breve tempo possibile tramite invio a impianti di incenerimento o co-incenerimento.