Affitti brevi a Bologna: nuovo fondo per studenti fuori sede

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È stato finalmente approvato, grazie ad un accordo tra il Comune e l’Università di Bologna, un nuovo strumento che ha l’obiettivo di incentivare la permanenza in città degli studenti fuori sede. In un periodo difficile come questo infatti molti ragazzi si sono visti costretti a lasciare Bologna e tornare nelle proprie residenze perché impossibilitati a sostenere i costi di un appartamento in affitto. L’accordo raggiunto, che prevede lo stanziamento di 500.000 euro, consente agli studenti di godere di una tariffa agevolata sulle locazioni brevi e ai proprietari degli immobili di ottenere un contributo economico. Scopriamo meglio come funziona questo fondo e quali sono i requisiti per accedere a tale forma di sostegno.

Contributi per affitti brevi: da 1 settimana a 1 mese

Innanzitutto, è bene precisare che i contributi sono previsti solo per gli affitti brevi, la cui durata è variabile da un minimo di 1 settimana ad un massimo di 1 mese. Per quanto riguarda l’offerta di case in affitto Bologna ha subito negli ultimi mesi un vero e proprio incremento di alloggi disponibili. Moltissimi studenti hanno infatti lasciato le proprie abitazioni per tornare a casa e questo è un fenomeno diffuso, dovuto non solo alla didattica mista prevista dall’Università ma anche alle difficoltà economiche in cui versano numerose famiglie.

Va detto inoltre che oggi risultano sfitti diversi appartamenti che fino all’anno scorso erano destinati ai turisti e che quindi prevedevano una locazione di breve durata. È per questo che il Comune, in accordo con l’Università degli studi di Bologna, ha deciso di prevedere un contributo che rappresentasse un’opportunità sia per gli studenti che per i proprietari degli immobili.

I requisiti richiesti per ottenere il contributo

Per ottenere il contributo previsto, gli studenti devono rispettare una serie di requisiti ossia:

  • Residenza in un Comune che si trovi distante da Bologna e che sia raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblico in 90 minuti o più;
  • ISEE pari o inferiore a 35.000 euro;
  • Regolare iscrizione all’anno accademico 2020/2021 presso l’Università di Bologna.

Questo contributo dunque non si rivolge a tutti gli studenti fuori sede, ma a coloro che presentano una condizione economica di svantaggio. È infatti necessario, per poter accedere al bando, presentare la propria attestazione ISEE e dimostrare che questa risulta uguale o inferiore ai 35.000 euro. In mancanza anche di un solo requisito, lo studente non può accedere al contributo.

Un’opportunità interessante per gli studenti

Questo contributo costituisce un’opportunità interessante per gli studenti fuori sede, che si trovano ora in una situazione particolarmente complicata. L’Università di Bologna infatti ha deciso di organizzare la didattica in modo misto: alcune lezioni si terranno in presenza mentre altre verranno svolte mediante la formazione a distanza. È naturale che in una situazione del genere sia ancora più svantaggioso per uno studente fuori sede rimanere in città, perché dovrebbe pagare un affitto classico senza averne un’effettiva necessità. Si tratta dunque di una bella iniziativa, che consentirà a chi proviene da lontano di adeguarsi alla didattica prevista dall’Università senza perdere lezioni.

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