La grappa è uno dei distillati italiani più apprezzati ed amati in tutto il mondo; una bevanda che è diventata espressione del nostro paese, quasi alla pari del vino. La grappa è ottenuta dalla vinaccia, il residuo polposo di semi d’uva, gambi, bucce e succo rimasti dopo il processo di vinificazione.
Questa tradizionale acquavite di vinacce non può essere prodotta senza il processo di vinificazione. Dopo che l’uva è stata pigiata, i produttori di vino vendono i loro avanzi e così inizia il processo di produzione della grappa: la bevanda è detta ‘distillata’ in quanto la vinaccia fermentata viene riscaldata delicatamente, consentendo a gran parte della miscela di evaporare e lasciando una bevanda potente.
Le grappe più ricercate sul mercato
Tipicamente, la grappa ha circa il 40-45% di alcol e incolore, tuttavia può assumere diversi sapori o colori se invecchiata in botti di legno. Un tempo popolare solo in Italia, la grappa si è fatta un nome in altre parti del mondo e attraverso gli scritti di Ernest Hemingway. Era una delle sue bevande preferite quando era in Italia come frequentatore della Distilleria Nardini, la più antica distilleria del paese.
La grappa era per lo più una bevanda povera fino agli anni ’60, quando un distillatore iniziò a concentrarsi sulla qualità del distillato e sperimentò la produzione di grappa dagli avanzi di un solo vitigno, piuttosto che dalla miscela di avanzi che era stata solitamente utilizzata prima. Oggi come detto è espressione di qualità e made in Italy in tutto il mondo.
Tra le grappe ricercate nel nostro paese e all’estero ce ne sono diverse. Partiamo da una macro divisione, tra grappa di vinaccia rossa e grappa di vinaccia bianca: la prima fermenta con il proprio vino mentre la seconda prevede che il mosto sia separato dalla buccia in modo che quest’ultima possa mantenere il proprio aroma. Ecco perché le grappe di vinaccia bianca sono maggiormente aromatiche e, per questo, più richieste dai consumatori.
Le grappe più pregiate sono poi considerate le cosiddette barricate: con questo termine si intende che la grappa venga fatta riposare, per almeno 1 anno, in botti di rovere il cui contenuto è limitato a 225 litri e non, quindi, nelle tradizionali botti di legno.