Arrestato a febbraio per spaccio, aveva ottenuto i domiciliari, mitigati a giugno con la concessione dell’obbligo di presentarsi ai carabinieri tre volte la settimana. Ma non ha smesso di gestire l’illecita attività di spaccio di eroina che esercitava nella zona di via Mascagni, dove incontrava con i suoi clienti.

A scoprirloi i carabinieri del nucleo radiomobile e operativo della compagnia di Reggio Emilia che, forti di alcune segnalazioni giunte al 112, lunedì pomeriggio hanno messo le manette ai polsi del pusher. Con l’accusa di detenzione e spaccio di eroina i carabinieri reggiani hanno dunque arrestato un 23enne tunisino in Italia senza fissa dimora con precedenti per reati specifici.

L’attività ha portato al sequestro di una trentina di dosi di eroina già confezionate e pronte allo spaccio, 1.500 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio e uno smartphone considerato il mezzo per i contati con i suoi clienti.

LA VICENDA – I fatti si sono svolti ieri mattina, quando i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia, durante un servizio di controllo del territorio, hanno effettuato una mirata attività ricognitiva nella zona di via Mascagni, spesso frequentata da soggetti dediti allo spaccio. Nella circostanza, hanno notato un giovane che si trovava sui sedili posteriori di un’autovettura con altri due giovani a bordo. Fra loro, i carabinieri hanno riconosciuto il 23enne tunisino. Alla vista dei carabinieri l’auto si è messa in movimento, fermandosi poco dopo all’alt dei carabinieri, con il tunisino che scendeva dall’auto dandosi alla fuga a piedi venendo subito inseguito dai carabinieri. Intano l’auto, con a bordo probabilmente alcuni suoi clienti, approfittando della circostanza si è dileguata.

Durante la fuga il tunisino ha tirato fuori delle dosi di eroina cercando dapprima di ingerirle, per poi lanciarle nei giardini di due abitazioni. Una volta raggiunto e fermato l’uomo, i carabinieri si sono lungo il percorso fatto, recuperando 28 dosi termosaldate di eroina, 15 nel giardino di un’abitazione e 13 nell’altro attiguo. Successivamente al rinvenimento dello stupefacente i militari hanno perquisito il giovane, trovandolo in possesso di uno smartphone e 1.520 euro in contanti in banconote di vario taglio, tutto sequestrato in quanto ritenuto pertinente l’illecita attività. Acquisti tali elementi il 23enne è stato condotto in caserma e arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Domani mattina l’uomo comparirà davanti al tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse contestate.