Castelnovo Sotto – Discarica di rifiuti potenzialmente pericolosi in un’azienda avicola – FOTO

I carabinieri forestali di Reggio Emilia e Gualtieri, dopo aver ricevuto una segnalazione, sono intervenuti l’altra mattina in un’azienda avicola nel comune della Bassa.

Sul posto i militari si sono trovati di fronte a due macchine operatrici in azione: un grosso escavatore e un mezzo agricolo, che fungeva da muletto, guidati rispettivamente da un mantovano di 52 anni, estraneo all’azienda, e da un dipendente marocchino di 60 anni, residente in paese.

I due, colti in flagranza di reato, stavano sotterrando un’ingente quantità di rifiuti di difficile caratterizzazione, tanto da non poter escludere la loro pericolosità.

Mentre la persona alla guida dell’escavatore scavava una fossa larga sei metri circa e profonda tre, seppellendo i rifiuti con terra di riporto, l’operaio dell’azienda trasportava senza sosta i rifiuti che erano stoccati in una struttura in disuso posta nell’area cortiliva del complesso zootecnico.

Dopo aver fermato i lavori e identificato i due soggetti, i militari hanno poi perlustrato l’intero complesso: oltre alla buca, nella quale erano stati depositati circa 10 metri cubi di rifiuti in attesa di essere sotterrati, era ben visibile una striscia di terra di circa 70 metri di lunghezza e 5 di larghezza recentemente movimentata. Si è appreso che l’area, ispezionata con scavi eseguiti a campione, era stata letteralmente imbottita di rifiuti potenzialmente pericolosi e già sotterrati.

Il controllo ha poi permesso di appurare la presenza di un’altra area dove erano stati seppelliti e accumulati rifiuti derivanti da demolizioni edili, per i quali non è stato possibile escludere la loro pericolosità per assenza d’informazioni. Nelle immediate vicinanze erano poi stoccati rifiuti anch’essi potenzialmente pericolosi.

Al termine delle operazioni, nel complesso avicolo che conta circa 70mila capi di tacchini e una superficie zootecnica di circa 10 ettari, i carabinieri forestali hanno sequestrato i due veicoli più due aree interessate allo smaltimento illecito (rilevate in circa 2200 metri quadri); una struttura utilizzata per lo stoccaggio abusivo dei rifiuti (stimata in circa 500 metri quadri) e l’area interessata al deposito a cielo aperto, a diretto contatto con i terreni (rilevata in circa 200 metri quadri).

Le due persone alla guida dei mezzi sono state denunciate per deposito incontrollato e smaltimento di rifiuti speciali potenzialmente pericolosi. Stessa sorte è toccata al titolare dell’azienda, nonché proprietario del terreno, un 58enne mantovano. Ulteriori indagini, coordinate dal sostituto procuratore Giulia Stignani, stabiliranno la pericolosità o meno dei rifiuti attraverso attività di campionatura e analisi del materiale sequestrato.

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