Giuliano Floro Vito, 49enne cutrese residente a Cadelbosco Sopra, definito da un pentito della ‘ndrangheta uno dei capi della Cosca Grande Aracri, è finito in carcere perché deve scontare 2 anni di reclusione per una vicenda di usura avvenuta nel cremonese.
L’esecuzione della condanna era stata sospesa: il 49enne cutrese aveva avanzato al Tribunale di Sorveglianza di Brescia istanza per l’ammissione ad una misura alternativa al carcere che però lo scorso 3 marzo è stata rigettata.
Il provvedimento di rigetto ha quindi visto l’Ufficio esecuzioni penali della Procura presso il tribunale di Cremona emettere il provvedimento di revoca della sospensione e il ripristino dell’ordine di esecuzione per la carcerazione che è stato trasmesso ai carabinieri della stazione di Cadelbosco Sopra che, ricevuto il provvedimento, nella tarda mattinata di ieri lo hanno eseguito.
LA VICENDA DI USURA – La vicenda risale al 2011 quando il proprietario di un bar di Cremona si era rivolto a un 58enne imprenditore di Cutro residente nel piacentino (che ha patteggiato nello stesso processo a 2 anni e 4 mesi di reclusione) per ottenere un prestito di 15.000 euro.
L’accordo prevedeva il pagamento di interessi per 3.200 euro al mese con un tasso usuraio di circa il 260% su base annua.
Non riuscendo ad onorare il debito, l’imprenditore si era visto costretto a richiedere nei mesi successivi un ulteriore prestito di 10.000 euro che questa volta gli era stato concesso ad un tasso di interesse pari al 162%.
In poco più di un anno il barista era arrivato a pagare, solo per gli interessi, oltre 50.000 euro, scontando un tasso superiore al 210% su base annua.
Il denaro consegnato al 58enne cutrese dal barista gli era stato a sua volta prestato da Giuliano Floro Vito.
Le indagini videro nel maggio del 2012 il 58enne finire in manette e Floro Vito denunciato: entrambi per concorso in usura.
Quindi il processo che ha visto i due imputati patteggiare la pena. Per Floro Vito, una volta divenuta esecutiva, l’espiazione della condanna era stata sospesa, dato che aveva fatto istanza per la misura alternativa che ora è stata rigettata.
Rigetto che quindi ha portato all’odierno provvedimento che è stato eseguito dai carabinieri di Cadelbosco Sopra che hanno arrestato Giuliano Floro Vito che ieri è stato portato in carcere per l’espiazione della pena.