Giornalismo reggiano in lutto. E’ morto Mario Paolo Guidetti, 74 anni, ucciso da una malattia che non gli ha lasciato scampo. Guidetti, che si è spento oggi all’arcispedale Santa Maria Nuova, era iscritto nell’elenco dei pubblicisti dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna dal 27 maggio 1991.
Insegnante in pensione, socialista, gentiluomo d’altri tempi, al giornalismo e in particolare alla formazione dei colleghi e alla tutela dei giornalisti ha generosamente profuso il suo impegno, sia come consigliere dell’Associazione Provinciale Stampa Reggiana “Gino Bedeschi”, sia come consigliere nazionale e regionale dell’Ordine dei giornalisti: attualmente rivestiva anche il delicato incarico di tesoriere dell’Ordine emiliano-romagnolo.
Guidetti è stato anche presidente della terza circoscrizione a Reggio Emilia e aveva seguito a Roma Mauro Del Bue nella sua esperienza di sottosegretario ai Lavori Pubblici.
L’Assostampa reggiana lo ricorda così: “Assertore convinto dei principi deontologici della professione e sempre coerente con essi, nell’Assostampa Reggiana si è sempre distinto per l’entusiasmo, l’apporto convinto ed efficace di idee e di proposte, per l’attenzione nei confronti di colleghi in situazione di difficoltà. L’amicizia, il sorriso, la generosità, l’attenzione per i disabili sono certamente state tra le note distintive di Mario: famosa la sua raccomandazione “Aspettare gli ultimi per arrivare tutti assieme!””.
E ancora: “Frequente il suo ricordo e l’attestazione di stima per quanti avevano avuto incarichi nell’Associazione Stampa. Non ha mancato mai di testimoniare pubblicamente – con coraggio e senza giri di parole – la difesa della professione giornalistica e della libertà di stampa contro le tante minacce che l’assediano. Sempre propositivo, Mario Paolo Guidetti ha contribuito in prima persona alla realizzazione di tante iniziative della Associazione Provinciale Stampa Reggiana, come le decine di apprezzati corsi di formazione professionale realizzati sul territorio reggiano, coinvolgendo associazioni ed enti”.
Per lui l’annuale festa dell’Associazione Stampa, in particolare la premiazione dei figli dei colleghi, erano un appuntamento atteso e vissuto con grande gioia. E poi i suoi reportage, firmati “Writer Marius fotocronista per caso” e indirizzati a tutti i colleghi: foto significative, osservazioni simpatiche, puntuali riflessioni, richiamo ai valori etici, momenti di poesia e di solidarietà li hanno sempre contraddistinti, rappresentando una brillante e piacevole testimonianza della vitalità del giornalismo reggiano.
Aveva introdotto una simpatica tradizione: l’annuale appuntamento natalizio degli auguri a cui erano invitati i giornalisti reggiani: un’iniziativa che aveva pensato e voluto con una nobile finalità benefica a favore della Mensa dei Cappuccini. Non ha mai mancato di partecipare agli incontri di “Tuttomontagna” e della Cooperativa Novanta portando la sua testimonianza, il suo incoraggiamento, la sua simpatia.